Roma diventa la capitale del Regno d'Italia.
Il Parlamento approva la legge delle Guarentigie, che regola i rapporti fra Stato e Chiesa, riprendendo la concezione di «libera Chiesa in libero Stato» espressa da Cavour nel 1861
La Chiesa invita i cattolici ad astenersi dalla partecipazione alla vita politica italiana con il Non expedit («non è opportuno»)
È affidato ad Agostino Depretis l'incarico di formare il nuovo esecutivo. È il primo governo della Sinistra storica, dopo quindici anni di predominio della Destra
Muore Vittorio Emanuele II. Gli succede il figlio, Umberto I
Gioacchino Pecci diventa papa con il nome di Leone XIII
L’Italia firma la Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria
Giuseppe Garibaldi muore a Caprera
Guglielmo Oberdan, giovane irredentista triestino, viene impiccato per alto tradimento
In seguito alla morte di Depretis, Francesco Crispi è chiamato a formare il nuovo governo
Legge Pagliani-Crispi «sulla tutela dell’igiene e della sanità pubblica»
Repressione dei Fasci siciliani. Operai, minatori, contadini e braccianti che si riconoscono nei Fasci, un movimento di ispirazione socialista, protestano nelle piazze. Crispi dichiara lo stato d'assedio sull'isola: tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio negli scontri con l'esercito e le forze di polizia vengono uccise più di settanta persone
Sconfitta di Adua in Etiopia. Circa 17.000 militari italiani e ascari (gli indigeni arruolati nell’esercito italiano) si scontrano con un contingente etiope di forza almeno quattro volte superiore. I morti da parte italiana sono circa 7.000 e i prigionieri oltre 2.000
A Milano tumulti popolari, causati dall’aumento del prezzo del pane, vengono repressi nel sangue dal generale Bava Beccaris, provocando circa 100 morti e 500 feriti
Umberto I è assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci. Gli succede al trono il figlio Vittorio Emanuele III