L'Italia dichiara la propria neutralità
Giacomo Della Chiesa diventa papa con il nome di Benedetto XV
Il patto di Londra. L’accordo segreto impegna il governo italiano a entrare in guerra a fianco dell’Intesa entro un mese. Il 3 maggio l’Italia abbandona la Triplice Alleanza, che la legava alla Germania e all’Austria-Ungheria dal 1882
L'Italia apre le ostilità contro l'Austria-Ungheria ed entra nel conflitto mondiale
Ha inizio l'offensiva italiana sul fiume Isonzo. Con le sue dodici battaglie, l'Isonzo sarà uno dei teatri di guerra più sanguinosi del conflitto.
La Strafexpedition. L'esercito austriaco sferra un violento attacco in Trentino, una «spedizione punitiva» contro l'ex alleato traditore
Cade il governo Salandra. Il nuovo Presidente del Consiglio, Paolo Boselli, forma un governo di unità nazionale
L'esercito italiano riesce a conquistare la città di Gorizia
L'Italia dichiara guerra anche alla Germania
Papa Benedetto XV invia la celebre «Nota ai capi dei popoli belligeranti», nella quale definisce la guerra un'«inutile strage»
A Torino l'esasperazione per la guerra si somma alla mancanza di generi alimentari e sfocia in una sommossa popolare. Almeno 50 i morti e oltre 200 i feriti
La disfatta di Caporetto. Una travolgente offensiva delle truppe austriache e tedesche rompe la linea del fronte italiano sull'alto Isonzo. L'esercito italiano batte in ritirata e si attesta dietro la linea del Piave, lasciando in mano nemica il Friuli e buona parte del Veneto
Il generale Armando Diaz è chiamato ad assumere il comando supremo dell'esercito, in sostituzione di Luigi Cadorna
Dopo un anno di resistenza sul Piave, l'esercito italiano sferra un attacco decisivo che costringe alla ritirata le truppe nemiche e si conclude con il trionfo definitivo di Vittorio Veneto
L'armistizio tra Italia e Austria, firmato a Villa Giusti presso Padova, mette fine al conflitto