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Fare gli italiani: la timeline

Il progetto di una  linea del tempo digitale lungo la quale far scorrere le immagini della storia d'Italia ha preso spunto dall'esperienza della mostra "Fare gli italiani 1861-2011. 150 anni di storia nazionale" curata da Walter Barberis e Giovanni De Luna: in una sorta di gemellaggio l'esposizione tradotta sul web è divenuta uno spazio permanente virtuale, arricchendosi, attraverso la rete e l'uso delle tecnologie digitali, di nuovi materiali, di nuovi visitatori.


 


Con questo progetto  - un work in progress destinato ad arricchirsi nel tempo  - è possibile ripercorrere le tappe più importanti della vita politica del Paese, le mutazioni economiche e sociali, lo sviluppo  scientifico, tecnologico, industriale dell'Italia in cammino, attraverso i materiali dell'Archivio storico Luce, di Rai Teche, del Museo Centrale del Risorgimento di Roma,  dell'Archivio Centrale dello Stato,  dell'Archivio Storico della Città di Torino, delle Raccolte Museali Fratelli Alinari, dell'Archivio del  Touring Club Italiano.


 


 


La struttura del portale e della timeline è scandita in 8 partizioni cronologiche e 14 temi  - L'Italia delle città, Le campagne, La scuola, La Chiesa, Le migrazioni, La prima guerra mondiale, La seconda guerra mondiale, Il volto della patria, La partecipazione politica, Le fabbriche, Le mafie, I trasporti, I consumi,  I mezzi comunicazione di massa - ed una serie di cronologie tematiche (i governi, i libri, i film, lo sport, lo sviluppo industriale).


 


Agili schede biografiche, corredate di documenti multimediali, presentano  i protagonisti della vita politica, culturale, sportiva.  La cronaca puntuale degli eventi di maggior rilievo individuati dagli storici e  illustrati nella timeline dagli speaker dei cinegiornali è accompagnata dagli avvenimenti di politica internazionale descritti dalle testate giornalistiche italiane e straniere.


 


Il Risorgimento è ritratto soprattutto con quadri e illustrazioni di archivi e musei; in questo affresco di 150 anni della nostra storia un ruolo di primo piano è affidato ai cinegiornali Luce d'epoca fascista, ai documentari di propaganda e istruzione del Ventennio, alle fotografie dei reparti Luce  mobilitati dal regime, alle immagini dei cineoperatori militari statunitensi al seguito delle truppe anglo-americane durante il secondo conflitto mondiale e, per il dopoguerra, alle attualità cinematografiche  della Settimana Incom.


 


I servizi cinematografici della sezione  "Come eravamo" raccontano  il tempo lento dell'Italia contadina, in marcia verso la modernità. L'archivio Luce,  che con la sua lunga storia che attraversa quasi tutto il Novecento, è in grado di restituire  le diverse identità assunte dalla società italiana in tutto il XX secolo, tra guerre e ricostruzioni, tra crisi e sviluppo economico.


Come gli italiani si sono fatti ma anche, dunque, come gli italiani si sono visti e rappresentati in un secolo e mezzo di storia. E come hanno celebrato negli anni un evento fondante per la nazione, il Risorgimento.


L'Istituto Luce conserva  nel proprio archivio le immagini  delle celebrazioni  del Risorgimento  italiano promosse dal fascismo e dall'Italia Repubblicana. Ecco una piccola selezione.


 


Le acclamazioni del Duce si alternano all'inno di Garibaldi e all'inno di Mameli nel Giornale Luce del 1941 che racconta con accenti antifrancesi la traslazione delle spoglie di Mameli sul Gianicolo nell'anniversario di Mentana.


 


Nella Settimana Incom del 1949 è l'unità morale della Repubblica  la  protagonista delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, dedicata a Giuseppe Mazzini, l'"apostolo" della Patria.



Il documentario "Donne del Risorgimento" , di Franca Maranto, racconta la  partecipazione delle donne ai moti risorgimentali attraverso i quadri dell'epoca. Il viaggio parte dalle radici del Risorgimento: Eleonora Fonseca Pimentel e la Repubblica napoletana del 1799.


 


Tra le decine di iniziative ed eventi promossi in occasione delle celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia anche un lungometraggio di animazione: è  La lunga calza verde, "liberamente  ispirato" da un soggetto  di Cesare Zavattini, e realizzato da Roberto Gavioli, uno dei padri di Carosello.


 


 









Progetto a cura diEdoardo Ceccuti, con la collaborazione di Cristiano Migliorelli e Roland Sejko per l'Archivio storico Luce
Giovanni Bruno e Antonella Pagliarulo per regesta.exe
Coordinamento:Massimo Canario
Ricerca materiali:David Gargani, con Fabio Rossi, Lucia Squizzato, Rosa D'Errico
Progetto grafico:Alessandro Antonuccio per hstudio
Sviluppo web:Simone Pasquini, con Umberto Agosto e Claudia Tarquini per regesta.exe