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1921
La guerra e la crisi dello Stato liberale
21 gennaio
Il congresso di Livorno - Il gruppo dirigente del Partito Socialista Italiano decide di respingere l'invito della Terza Internazionale a cambiare nome e ad espellere i riformisti. La frazione comunista guidata da Gramsci e Bordiga esce dal partito e fonda il PCD'I, il Partito Comunista d'Italia.
3 febbraio

La Camera esprime a maggioranza il sostegno al governo Giolitti, respingendo la mozione di denuncia dello squadrismo presentata dai socialisti

aprile - maggio

La campagna elettorale è insanguinata da non meno di 170 morti e circa 500 feriti. Tra i fascisti che vengono eletti alla Camera ci sono gli organizzatori e i responsabili della violenza squadrista

15 maggio

Alle elezioni politiche - che confermano sostanzialmente la forza dei partiti di massa - i fascisti, in lista con liberali e nazionalisti nei blocchi nazionali, ottengono 35 seggi. Tra gli eletti c'è anche Benito Mussolini. Gli scontri proseguono nelle settimane successive e il 21 giugno, nel suo primo discorso in aula, Mussolini sostiene che «sul terreno della violenza le masse saranno battute»

giugno - luglio

Nasce a Roma l'organizzazione degli Arditi del Popolo, il cui obiettivo è opporsi con la forza alle dilaganti violenze fasciste

21 luglio

Reazione antifascista a Sarzana. Una colonna squadrista giunta in città per una spedizione punitiva incontra la resistenza armata da parte delle forze dell'ordine, di Arditi del Popolo, militanti di sinistra e contadini. Si contano tra i fascisti 18 morti e circa 30 feriti

3 agosto

I socialisti aderiscono al Patto di Pacificazione proposto da Mussolini un mese prima. Il patto verrà sconfessato dal Partito Nazionale Fascista (PNF) pochi giorni dopo la sua nascita, in novembre

4 novembre
Il Milite Ignoto - Nel 1920 anche in Italia si pensò di onorare una salma sconosciuta per commemorare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale. Il disegno di legge fu presentato nel 1921 e una commissione fu incaricata di scegliere 11 salme non identificate e di trasportarle nella Basilica di Aquileia. La popolana Maria Bergamas, madre di un caduto, ebbe l'incarico di sceglierne una. Questa fu sistemata sull'affusto di un cannone e viaggiò fino al Vittoriano dove fu sepolta dopo una grande cerimonia.