È la violenza l'arma politica più efficace del Fascismo nascente. Sono centinaia le sedi socialiste e sindacali devastate, e migliaia i militanti di sinistra feriti o uccisi: le organizzazioni del movimento operaio e i socialisti sono i bersagli immediati, anche se in un secondo momento vengono colpite anche le leghe sindacali cattoliche. Il fenomeno dello squadrismo nasce nelle periferie agricole della Pianura Padana, dove, intorno a improvvisati capi politico-militari (chiamati «ras» come i signori feudali dell'Etiopia), si raccolgono «squadre» formate soprattutto da giovani e giovanissimi che indossano la camicia nera come una divisa, provviste di armi e di mezzi di trasporto, mobilissime, pronte a colpire con rapide concentrazioni di forze i municipi dei comuni amministrati dai socialisti o le sedi dei partiti e delle cooperative di sinistra, impreparate a difendersi sul terreno della lotta armata. Il Fascismo agrario si afferma anche grazie ai piccoli e grandi proprietari terrieri, che si affidano al nascente movimento fascista per smantellare la rete di leghe e cooperative costruita con le lotte sindacali degli anni precedenti. Con il passare del tempo le azioni squadriste incontrano l'approvazione di fasce sempre più ampie della borghesia urbana, spaventata dal nuovo protagonismo degli operai sulla scena pubblica, e diventano funzionali alle esigenze repressive degli apparati statali