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1922-1939

La partecipazione politica senza libertà. I plebisciti (1929 e 1934)

L'elezione plebiscitaria della Camera indetta il 24 marzo 1929 dal governo fascista prevede che gli elettori esprimano la propria adesione al regime attraverso un semplice «sì». Le schede che consacrano la vittoria elettorale del Fascismo sono tricolori, mentre i «no» sono schede di colore bianco: in questo modo il voto non è più segreto. Sono circa otto milioni e mezzo i «sì», solo 135.773 i «no». Cinque anni più tardi un altro plebiscito (25 marzo 1934) si svolgerà secondo le stesse modalità e i risultati saranno ancora più eclatanti: oltre dieci milioni i «sì», solo 15.265 i «no». Dal 1939 tutti gli organi di rappresentanza saranno direttamente nominati dall'alto.