«Operation Husky»: lo sbarco alleato in Sicilia. Dopo l'occupazione preliminare di Pantelleria e Lampedusa, tra il 10 e il 13 giugno, gli angloamericani sbarcano sulle coste sudorientali della Sicilia.
Il Gran Consiglio del fascismo destituisce Mussolini
La famiglia reale, Badoglio, lo stato maggiore dell'esercito e alcuni esponenti del governo scappano da Roma rifugiandosi a Brindisi mentre gli Alleati sbarcano a Salerno. Il 27 gli angloamericani occuperanno Napoli, dove un'insurrezione popolare (le «quattro giornate ») ha già scacciato i tedeschi.
A Roma si costituisce il Comitato di liberazione nazionale (CLN). Vi sono rappresentati Partito Comunista, Partito Socialista di Unità Proletaria, Partito d'Azione, Democrazia Cristiana, Partito Liberale e Democrazia del Lavoro. I Comitati di liberazione nazionale si diffonderanno capillarmente sul territorio. Nella parte settentrionale del Paese, occupata dai tedeschi, si costituiscono le prime formazioni partigiane.
L'eccidio di Cefalonia. I soldati della divisione italiana Acqui rifiutano di consegnare le armi ai tedeschi. In seguito alla loro resa incondizionata dopo giorni di lotta, i comandi tedeschi, accusando gli italiani di tradimento, ordinano una violenta rappresaglia. Tra i morti in battaglia e le fucilazioni sommarie, i caduti sono più di seimila. Oltre a Cefalonia, episodi di resistenza ai tedeschi da parte di militari italiani nel Mar Egeo si registrano anche a Corfù, Zacinto e Leucade.
Mussolini annuncia via radio la ricostituzione del regime fascista in forma repubblicana, che assumerà la denominazione di Repubblica Sociale Italiana (RSI).
Boves. In seguito all'uccisione di un soldato tedesco, a Boves, nel cuneese, le SS uccidono per rappresaglia 23 civili e danno alle fiamme l'abitato. Tra la fine di dicembre e l'inizio del nuovo anno i tedeschi incendieranno nuovamente il paese e trucideranno altre 52 persone (36 civili e 16 partigiani).
Il governo Badoglio dichiara guerra alla Germania.
La razzia del ghetto di Roma. Due giorni dopo mille ebrei vengono stipati su un convoglio diretto ad Auschwitz. È la prima deportazione massiccia di ebrei dall'Italia. Tra il settembre del 1943 e la primavera del 1945 subiscono lo stesso destino oltre 30.000 italiani e italiane, dei quali poco meno di un terzo ebrei e oltre due terzi prigionieri «politici», in particolare partigiani, antifascisti di vecchia data, operai e renitenti alla leva. Le principali destinazioni della deportazione dall'Italia verso i Lager tedeschi sono Dachau, Mauthausen e Auschwitz.
La fucilazione dei fratelli Cervi. I sette fratelli partigiani, arrestati nei giorni precedenti, vengono fucilati senza processo al poligono di tiro di Reggio Emilia, come rappresaglia per l’uccisione del segretario comunale di Bagnolo in Piano.
03/08/1943 Giornale Luce C n. 367
19/05/1943 Giornale Luce C n.349
22/03/1943 Giornale Luce C n. 332