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1991-2011

I partiti della Seconda Repubblica (1994-2010)

Gli oltre ottanta partiti che si sono avvicendati alla Camera e al Senato nella Seconda Repubblica ben rappresentano la frammentazione che contraddistingue il sistema politico italiano. Con l'introduzione, il 21 dicembre del 2005, delle soglie di sbarramento e con la scelta dei DS (Democratici di Sinistra) e della Margherita di fondersi (insieme ad altri partiti minori) nel Partito Democratico, la tendenza sembra invertirsi. Alle primarie del PD, il 14 ottobre 2007, votano più di tre milioni e mezzo di persone e Walter Veltroni è eletto primo segretario del partito. Meno di due mesi dopo, l'8 dicembre, nasce La Sinistra Arcobaleno, soggetto politico nel quale confluiscono Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani e Sinistra Democratica e che vuole proporre un'alternativa a sinistra del PD. L'8 febbraio del 2008 Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, in vista delle elezioni anticipate, decidono di dar vita a una lista unificata chiamata Il Popolo della Libertà (PDL). Pochi giorni dopo l'UDC di Casini, nata nel 2002, rifiuta di aderire al PDL e fonda il progetto Unione di Centro, pensata come alternativa ai due poli (PD e PDL). Negli stessi giorni La Destra, partito nato l'anno prima da una corrente della destra sociale di AN, raggiunge un accordo per una lista comune La Destra-Fiamma tricolore, al quale aderirà il Fronte sociale nazionale. Alle politiche di aprile del 2008 il PD si presenta in coalizione con l'Italia dei valori (IDV) di Antonio Di Pietro, il PDL con la Lega Nord di Umberto Bossi e con il Movimento per le autonomie (MPA) di Raffaele Lombardo. Nell'ultimo scorcio del 2010, guidata da Gianfranco Fini, una formazione di parlamentari aderenti al PDL forma un gruppo autonomo denominato Futuro e Libertà.