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Gabriele D'Annunzio
12.03.1863 - 01.03.1938
Scrittore e poeta italiano; ancora studente pubblicò il primo volume di versi, Primo vere (1879) e non aveva ancora 20 anni al momento della pubblicazione di Canto novo; nel 1881 a Roma entrò nel cenacolo del Capitan Fracassa e poi della Cronaca bizantina; nel 1883 sposa Maria Hardouin; dal 1884 al 1888 collaborò alla Tribuna; tra il 1884 e il 1886 pubblicò due raccolte di novelle; dopo la pubblicazione di uno dei suoi capolavori, Il piacere, dovette prestare il servizio militare; fu sottotenente dei "Lancieri Novara", e venne congedato nel 1890; nel 1891 scrisse due romanzi: Giovanni Episcopo e L'innocente, pubblicato a Napoli, dove il poeta si era trasferito per collaborare al Mattino, fondato dallo Scarfoglio e dalla Serao; nel 1897 fu eletto in Parlamento; nel marzo 1900 lasciò la maggioranza per unirsi ai deputati dell'estrema sinistra che facevano l'ostruzionismo contro i provvedimenti reazionari del governo Pelloux; tra l'entrata in guerra dell'Italia e 1915 e l'impresa di Fiume nel 1919 accentuò le sue posizioni nazionaliste, partecipando come aviatore, marinaio e fante a rischiose azioni di guerra, per le quali fu insignito di alte ricompense al valore italiane e straniere; dopo che l'esercito italiano mise fine all'occupazione di Fiume si ritirò a Gardone nella villa Cargnacco, denominata poi "Il Vittoriale"; si schierò con il fascismo pur senza dargli mai un'adesione incondizionata