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Palmiro Togliatti
26.03.1893 - 21.08.1964
Si iscrive nel 1914 al PSI; ebbe una parte di rilievo nella costituzione del partito comunista d'Italia (1921); membro del comitato centrale del PC dal marzo 1922; alla fine del 1926, si stabilì a Mosca e fu chiamato a dirigere (come segretario generale, carica che tenne fino alla morte) l'attività del PCI; nel 1937 fu eletto segretario dell'Internazionale, e per conto di questa svolse importanti missioni in Spagna durante la guerra civile (1937-1939), dove fu noto con lo pseudonimo di Ercole Ercoli; rientrato in URSS nel 1940, diresse e pronunciò dai microfoni di radio Mosca una serie di trasmissioni di propaganda contro il regime fascista; fatto ritorno in Italia nel marzo 1944, determinò la cosiddetta "svolta di Salerno" aderendo alla formazione di un governo di "unità nazionale" e facilitando così la formazione del primo governo democratico presieduto da Badoglio (aprile 1944), nel quale fu ministro senza portafoglio (aprile-giugno 1944); ancora ministro senza portafoglio nel successivo gabinetto Bonomi (giugno-dicembre 1944), vicepresidente del consiglio nel secondo ministero Bonomi (dicembre 1944 giugno 1945), ministro di grazia e giustizia nel gabinetto Parri (giugno-novembre 1945) e nel primo ministero De Gasperi (dicembre 1945 - luglio 1946), deputato alla Costituente (1946) e alla camera dei deputati (dal 1948), guidò la trasformazione del PCI da partito prevalentemente di quadri in partito di massa; il 14 luglio 1948 fu gravemente ferito, mentre usciva da Montecitorio, da alcuni colpi di pistola sparatigli dallo studente Pallante; colpito da malore a Jalta, dopo aver discusso a Mosca i problemi internazionali con i dirigenti sovietici, morì nell'agosto 1964