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Bettino Craxi
24.02.1934 - 19.01.2000
Politico italiano; membro della direzione socialista dal 1965 e deputato dal 1968, sostituì nel 1976 Francesco De Martino alla segreteria del PSI; nel 1983 divenne presidente del consiglio, raggiungendo l'obiettivo che gli era stato precluso quattro anni prima dall'opposizione della Democrazia Cristiana e dando vita, per la prima volta, a un governo di pentapartito; si dimise nel giugno 1986 in seguito al voto contrario della camera dei deputati su un decreto-legge sulla finanza locale; formò ancora il governo, restando in carica fino al marzo 1987, quando le sue dimissioni portarono alle elezioni anticipate; si dedicò quindi al partito; nel 1989 fu nominato segretario personale del segretario generale dell'ONU Pérez de Cuellar per i problemi di indebitamento dei Paesi in via di sviluppo; nel 1991 fu nuovamente riconfermato alla segreteria del suo partito; crescevano però nei suoi confronti le accuse di autoritarismo, clientelismo e occupazione progressiva e spregiudicata dei massimi centri di potere del paese; nel 1992, di fronte al coinvolgimento di numerosi esponenti del PSI nelle inchieste di "Mani pulite", cercò di gettare discredito sui magistrati della procura milanese, ma in autunno fu chiamato in causa con De Michelis e Andò per la gestione degli aiuti alla Somalia, e in dicembre ricevette il primo avviso di garanzia come indagato per finanziamento illecito ai partiti, corruzione e ricettazione. Travolto dagli scandali e dal moltiplicarsi delle accuse, nel 1993 si dimise dalla sua carica di segretario del PSI; persa l'immunità parlamentare, si trasferì nella sua villa ad Hammamet, in Tunisia