Presidente del Senato dal 28 aprile 1951 al 24 giugno 1952.
Politico italiano; si dedicò alla professione forense, che esercitò per oltre quarant'anni; deputato dalla ventitreesima alla ventiseiesima legislatura, sottosegretario alle colonie nel gabinetto Giolitti (1913-1914) e al tesoro nel gabinetto Orlando (1919), dal 1920 al 1924 fu presidente della camera; rieletto deputato al parlamento nel "listone" nazionale (1924) sebbene avesse dichiarato di ritirarsi dalla vita politica, si astenne dal prestare giuramento di fedeltà al fascismo; nominato ugualmente senatore nel 1929, non prese mai parte ai lavori del senato; ideò l'istituto della "luogotenenza" come soluzione provvisoria della questione monarchica; dopo la Liberazione ritornò a Montecitorio; presiedette dapprima la commissione giustizia della Consulta nazionale (1945) e nel giugno 1946 fu eletto capo provvisorio dello Stato, venendo riconfermato in tale carica un anno dopo e assumendo, dopo l'entrata in vigore della costituzione, il titolo di presidente della repubblica (1° gennaio - 11 maggio 1948); nel 1956 venne eletto presidente della corte costituzionale, ma rassegnò le dimissioni nel 1957.