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Luigi Einaudi
24.03.1874 - 30.10.1961
Economista e politico italiano; coprì le cattedre di scienza delle finanze sia all'università di Torino sia all'università Bocconi di Milano e di economia politica al politecnico di Torino; nel 1926 fu costretto ad abbandonare l'insegnamento universitario; collaboratore di numerosi giornali e periodici sia italiani sia stranieri (fra cui il Corriere della Sera, La Stampa e The Economist), dopo aver diretto La Riforma sociale fino al 1935 (quando ne fu sospesa la pubblicazione), fondò l'anno successivo la Rivista di storia economica soppressa nel 1943; senatore del regno dal 1919, durante il fascismo rimase fedele ai suoi ideali liberali, mantenendo un atteggiamento di distacco e di opposizione nei confronti del regime; dopo l'8 settembre 1943, ricercato dalla polizia tedesca, fu costretto a rifugiarsi in Svizzera da dove ritornò l'anno seguente; nominato governatore della Banca d'Italia il 5 gennaio 1945, nello stesso anno fu eletto membro della Consulta, l'anno successivo dell'Assemblea costituente ove prese parte attiva alla redazione della costituzione; nel 1947 venne nominato vicepresidente del consiglio e ministro del bilancio nel quarto governo De Gasperi; l'11 maggio 1948 fu eletto presidente della repubblica, reggendo la carica con ferma moderazione e saggia discrezione; alla scadenza del mandato presidenziale, nel 1955, ritornò al senato come membro a vita