Uomo politico ed economista italiano; esercitò dapprima l'avvocatura, dedicandosi quindi all'insegnamento universitario della scienza delle finanze; fra i fondatori della democrazia cristiana, membro della Consulta nazionale, deputato all'Assemblea costituente e poi senatore (1948), fu ministro del commercio con l'estero (1947), delle finanze (dal 1948 al 1954 con l'interim del tesoro nel 1951- 1952) e del bilancio (dal 1954 con l'interim del tesoro dal gennaio 1956); legò il suo nome alla parziale riforma del sistema tributario (1951) introducendo l'obbligo della dichiarazione annuale dei redditi come sistema di accertamento. Fu inoltre l'ispiratore dello schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito in Italia nel decennio 1955-1964 (detto appunto piano Vanoni), considerato uno dei documenti fondamentali della programmazione italiana