Presidente del Senato dal 25 marzo 1953 al 24 giugno 1953.
Ppolitico ed economista italiano nato a Reggio Emilia, consegue la maturitā classica e si laurea in Giurisprudenza all'Universitā di Bologna; nel 1900 si trasferisce a Roma con l'intenzione di conseguire la docenza universitaria e dedicarsi all'insegnamento; nel 1903 entra nell'amministrazione del ministero dei Lavori Pubblici e, nel 1912, diviene direttore generale dei servizi speciali per il Mezzogiorno; consigliere comunale a Roma e consigliere provinciale di Reggio Emilia sviluppa un concreto interesse per la materia finanziaria ed i lavori pubblici; a 35 anni entra nel Consiglio di Stato e nel 1913 č eletto deputato nel Partito radicale (rieletto nel 1919); partecipa alla Grande guerra come volontario meritando la medaglia d'argento al valor militare; nel 1919 č sottosegretario al ministero dell'Industria, Commercio e Lavoro e nel 1920 ministro delle Colonie; nel 1922 avvia da "Il Mondo" una coraggiosa campagna antifascista; l'anno dopo organizza l'Unione nazionale della nuova democrazia; espulso dal Consiglio di Stato e privato dell'esercizio dell'avvocatura e dell'insegnamento, si dedica allo studio di problemi storici e costituzionali, mantenendo contatti con gli antifascisti; nel 1944 entra nel I governo Bonomi, prima come ministro senza portafoglio e poi come ministro dei Lavori pubblici; con il governo Parri diviene ministro della Ricostruzione (1945); presidente della "Commissione dei 75" incaricata di elaborare il testo della Costituzione, presidente del Consiglio di Stato (1947); nel '57 č chiamato a presiedere il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro e il 2 marzo 1963 nominato senatore a vita; un "Archivio Meuccio Ruini", č conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia