Politico italiano; repubblicano da sempre, nel dopoguerra entra nel Partito d'Azione; tornato nel PRI nel 1947 ne diviene segretario, mantenendo la carica per dieci anni; più volte ministro di Grazia e Giustizie e delle Finanze; nel 1977 e nominato giudice della Corte Costituzionale; il suo nome è legato alla cosiddetta legge Reale in materia di riforma del processo penale, che ebbe anche pesanti riflessi in materia di ordine pubblico, consentendo la detenzione in attesa di processo di un semplice imputato per un numero di anni che poteva giungere fin quasi a 10, varata negli anni dell'emergenza terroristica