
Nato negli Stati Uniti rientra in Italia e rinucia alla cittadinanza americana per arruolarsi come volontario durante la prima guerra mondiale; gravemente ferito venne ricoverato a Firenze, città nella quale scelse di trasferirsi; dopo la guerra aderì al fascismo, distinguendosi da subito per azioni molto violente; nel 1924 è tra i dirigenti della Ceka del Viminale; il 10 giugno con Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo, sequestrò e uccise Giacomo Matteotti; arrestato venne condannato a cinque anni, di cui ne sconterà uno solo, per omicidio preterintenzionale; scontata la pena pensò di ricattare Mussolini che lo fece condannare a otto anni di confino; durante la seconda guerra si trova in Africa; arrestato dagli inglesi e condannato a morte come spia, riesce a sopravvivere alla fucilazione e a fuggire in Tunisia; alla fine della guerra venne nuovamente processato per l'omicidio Matteotti; condannato all'ergastolo fu nuovamente salvato da un'amnistia che gli consentì di uscire di galera nel 1953; si iscrisse al Movimento Sociale snza però prendere parte attiva alla vita politica; morì a 73 anni fulminato da una scarica elettrica mentre cambiava una lampadina nella sua abitazione