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Antonio Pallante
03.08.1923
Studente in giurisprudenza, passò alla cronaca per aver sparato al segretario del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti il 14 luglio del 1948; politicamente vicino alle posizioni del Blocco liberale qualunquista, si convinse che il PCI rappresentasse un grosso pericolo per l'Italia e che l'unico modo per porvi rimedio era di uccidere il suo segretario; comprata una pistola calibro 38 si recò dalla Sicilia a Roma e attese l'uscita di Togliatti da Montecitorio per esplodergli contro quattro colpi, tre dei quali andarono a segno; arrestato immediatamente, si capisce subito che all'origine dell'attentato c'è soprattutto un'enorme confusione mentale; processato e condannato a dieci anni nel 1953, uscirà quello stesso anno dal carcere per effetto di una riduzione di pena in appello e di un'ingtervenuta amnistia; tornò in Sicilia e lavorò presso la Forestale, cercando in tutti i modi di farsi dimenticare